Il cashmere è un tipo di lana molto pregiato. Le maglie realizzate con questo filato, soprattutto se con metodi produttivi accurati e 100% Made in Italy, secondo l’antica tradizione della maglieria, possono arrivare a durare anche molti anni, se tenute e conservate con la cura che meritano.
Abbiamo già trattato in maniera più approfondita di come lavare la maglieria in cashmere correttamente e in questo articolo parleremo quindi di cure aggiuntive rispetto al lavaggio.
Al termine di questo articolo saprai tutte le tecniche più efficaci per la conservazione e la cura dei capi in cashmere, affinché conservino tutto il loro splendore, più a lungo possibile.
Indice
- No esposizione diretta al Sole
- Attenzione alle tarme
- Evitare sfregamenti
- Capi piegati e mai appesi
- Conclusioni
Esposizione diretta al Sole
Visto che la maglieria di cashmere viene realizzata nella stragrande maggioranza dei casi con filati che vengono tinti e che le sue fibre tendono ad essere sottili, l’esposizione prolungata alla luce del Sole può provocare macchie e scoloriture, specie nelle pieghe. E’ bene quindi riporre il capo in luoghi non direttamente illuminati da luce naturale: questo è specialmente vero per i negozianti, ai quali potrebbe essere già capitato di trovare il capo “macchiato” dal Sole se esposto nelle vetrine in maniera prolungata.
Attenzione alle tarme
Le tarme sono il problema per le maglie di tante fibre naturali e il cashmere non fa eccezione: per risolvere il problema chiudere il capo in una busta di plastica e utilizzare prodotti anti-tarma nell’armadio almeno due volte l’anno. I buchi delle tarme sono particolarmente ostici da rammendare: meglio prevenire ed evitare il problema alla radice.
Evitare sfregamenti
Come abbiamo già detto nell'articolo sul pilling, è bene evitare sfregamenti con capi pesanti che possono essere indossati sopra al maglione in cashmere e/o sfregamenti ripetuti con superfici come tavoli o scrivanie nella zona del sottobraccio, questo, alla lunga, potrebbe aumentare il formarsi dei pallini che possono in ogni caso essere rimossi con strumenti appositi.
Capi piegati e non appesi
Ultimo, ma non per importanza: è bene riporre il capo ripiegato con estrema cura e non appenderlo: alla lunga infatti, la trazione e l’allungamento delle fibre potrebbero provocarne la deformazione, con l’effetto che il capo risulti “cadente” verso il basso.
Conclusioni
Questo articolo riassume brevemente tutti gli elementi da tenere a mente per tenere e conservare i propri capi in cashmere più a lungo e più belli, un valido aiuto non solo per i possessori ma anche per i negozianti.
Questi quattro semplici punti possono fare assolutamente la differenza, dei piccoli accorgimenti per un grande risultato nel tempo.
Il cashmere è una fibra pregiata che deve essere trattata con la massima cura non solo per quello che riguarda il lavaggio ma anche per poterlo estrarre dall’armadio, ogni volta bello come quando lo si è acquistato la prima volta.